Commissione tecnica avifauna
Le modificazioni ambientali subite dalla montagna negli ultimi decenni, a causa soprattutto dell’abbandono di questi territori da parte dell’uomo, ha contribuito sensibilmente ad accentuare il fenomeno di riduzione di alcune specie di fauna selvatica che soprattutto i contingenti dell’avifauna alpina stanno vivendo.
La caccia alla tipica stanziale alpina è uno dei simboli stessi che caratterizzano i cacciatori alpini e la tutela e la corretta gestione della stessa sono tra i motivi fondanti di UNCZA che ha sempre dedicato attenzione e sforzi ingenti a questo problema.
In particolare attraverso il lavoro della “Commissione Tecnica Avifauna” si è promosso un consistente sforzo di ricerca circa la presenza e la gestione dei galliformi alpini e della lepre bianca, permettendo in tal modo di raccogliere una banca dati corposa e promuovendo un monitoraggio costante a livello provinciale sulla dinamica di queste popolazioni. I dati elaborati dalla Commissione sono stati recentemente presentati in alcuni meeting internazionali.



Atti del XXI convegno italiano di Ornitologia 5 - 9 settembre 2023, VARESE Università dell'Insubria
UNCZA era presente con Antonella Labate, Coordinatore della
“Commissione Tecnica Avifauna UNCZA”
La genetica nella gestione del Gallo forcello
Ecco una presentazione tecnica relativa alla fenecia nella gestione del Gallo Cedrone realizzata da Barbara Crestanello – FEM GEnomica della Conservazione
BANCA CAMPIONI ORGANICI GALLIFORMI ALPINI
UNCZA ha sottoscritto un protocollo di collaborazione con due fra i più importanti istituti di ricerca scientifica nel campo della conservazione e della gestione delle popolazioni selvatiche. La collaborazione ha lo scopo di realizzare una raccolta di campioni organici, estesa a tutto l’arco alpino, delle popolazioni di tetraonidi, coturnice e lepre variabile.
UNCZA ha il compito di coordinare la raccolta dei campioni, attivando a tale scopo i cacciatori alpini appassionati della caccia a tali specie, attraverso l’azione propositiva dei referenti della propria “Commissione Tecnica Avifauna”. A sovrintendere il lavoro di raccolta è Ivano Artuso che ha seguito per anni la Commissione. I cacciatori alpini aderiscono fornendo e schedando piume, pelo, escrementi e tessuto di animale morto, abbattuto o rinvenuto.
Il progetto, in corso ormai da alcuni anni, rappresenta una grossa opportunità, a fronte delle dinamiche in atto, per creare una “Banca di campioni organici” da conservare nel tempo. I campioni consegnati da UNCZA vengono raccolti e conservati refrigerati da FEM (Centro Ricerca e Innovazione): responsabile della conservazione è Barbara Crestanello.
Uno stoccaggio che permetterà di approfondire le conoscenze sui galliformi alpini e sulla lepre bianca, al fine di raccogliere informazioni sostanziali per cercare di fare nuova luce su tali popolazioni e sulle cause della fase recessiva che le stesse stanno attraversando. Sono già stati raccolti e catalogati oltre 3000 campioni.
I campioni sono stati recentemente utilizzati per una ricerca, condotta da FEM e cofinanziata da UNCZA, sulla genetica del Gallo forcello.